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RASSEGNA STAMPA
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La vanità metafisica dell'amore
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pp. 111
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€ 10,00
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isbn 9788869481444
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il libro
Quale è la natura proibita dei nostri desideri? È a questa spinosa e idealizzata domanda che il libro intende dare una risposta originale, articolando una traiettoria analitica che, sorretta da solidi argomenti filosofici postulati per brevi capoversi, percorre temi, scuole e discipline differenti, da Lacan al maschilismo, dalla psicoanalisi relazionale alle origini del romanticismo, fino alla critica cinematografica, alla musica e alla letteratura.
L'oggetto d'amore storpio e precario, la giovinezza fuggevole o la malattia - la cortina che non si deve oltrepassare. I mutilati di guerra, la bellezza verginale, un amore à la Celine... a volte sono questi gli unici modi, deteriori e minoritari, per provare sentimento e un po' d'eccitazione nelle nostre vite.
In un percorso suggestivo e dissacrante, decostruendo cautamente un certo pensiero dell'affermazione in voga nella tradizione filosofica, l'autore ci invita a gettare nuova luce su alcuni aspetti del discorso forse più rilevante e antico della nostra civiltà. "Io non mi basto", afferma l'innamorato. "Tu non mi servi a niente", egli grida. E si domanda: "Ma allora perché sto con te?". Proprio per quello, risponderemo noi. Come l'arte, il desiderio è fine a se stesso. E come il bello, esso esiste solamente se sciolto nella materia dell'esteriorità.
l'autore
Milosh F. Fascetti, Ph.D in filosofia presso l'Università di Roma "Tor Vergata", collabora con il Centro studi e documentazione Linguaggio e Pensiero della stessa università ed è membro del comitato di redazione della rivista di estetica e studi culturali "Ágalma". È autore di La fine della musica (Mimesis, 2017), L'idolatria del lavoro (Mimesis, 2019) e L'elemosina della ragione (Armando editore, 2020).
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