Descrizione
Alberto Tomiolo
Raccolta differenziata
Tutte le poesie 1956-2020
Viaggi, scorribande, letture e scrittura: una traversata sulla zattera della poesia nella vastità, culturale e morale, della seconda metà del “secolo breve”.
E le difficoltà, che possono apparire insormontabili, del tremento approdo nel nuovo millennio.
[Luciano Cherchi, 1962][Vincenzo Cioni]: «Le poesie di Tomiolo trattengono le irradiazioni di una stagione letteraria europea di cui cominciamo a sentire davvero la preziosità, l’impegno, l’ansia civile ora che è in dubbio la sopravvivenza del suo stesso ricordo».
[Lucio Mayoor Tosi]: «Mentre la critica italiana se
la vede con quanto offre la nostra provincia europea, peraltro nella totale indifferenza del pubblico, ecco un respiro e una visione diversi; marziani, direi, se non fossero chiaramente europei nel senso più largo del termine».
[Giulio Galetto]: «Una serie di richiami a celebri viaggiatori sedentari o controvoglia (dal De Maistre a Ariosto, a Ulisse): …ci sono altri motivi, altre tinte, ci sono asprezze rispetto a dissennate realtà del nostro tempo».
[Cristiana Fischer]: «Scelta di testi affascinanti: la ricchezza dell’osservazione, la fluidità, quasi uno scorrere parallelo di testo e esperienza, la densità del precipitato…».
[Alessandro Assiri]: «Il percorso esplorativo, più tipico del cercatore che non del viaggiatore, conduce Tomiolo in un terreno ricco di suggestioni e di memorie, che si confronta con la natura della ricerca poetica».
[Leopoldo Attolico]: «Questo corpo a corpo con la parola, questo “respiro lungo” che non tradisce mai la sua capacità rappresentativa, non inciampa mai nel ridondante e nel retorico».
«Anche a me sembrano bellissime queste poesie: esistenziali, colte, ironiche»
[Annamaria Locatelli, 2015]
Alberto Tomiolo nasce a Verona nel 1939. Si forma nelle neoavanguardie, innestandovi insistiti elementi di “poesia cantico-didascalica”, collaborando a riviste come Antipiugiù, Bab-ilu, La Rabbia, Bollettino della Galleria Ferrari.
Sillogi in versi: A Madrid e in altre parti (Torino 1964), Pellegrini Condottieri (Buenos Aires 2004, sive 1958-1963), Strade del latte versato (Udine 2006), Sete orizzontale di longitudini (Udine 2010), Alias (Udine 2014), Clinamen (Udine 2018),
Volumi di saggi: Elogio della volpe e altri scritti (Udine 2001), e contributi per cataloghi di allestimenti teatrali: Festival di Spoleto (1980), Stadt Theater (Berna 1994), Deutsche Oper (Berlino 2000), Maxim Gorki Theater (Berlino 2003), Opernhaus Zurich (Zurigo 2006), Opéra (Nizza 2017), Anahaltisches Theater (Dessau 2018).