Descrizione
Kin-d of group
Neoliberalismo e riproduzione sociale
La questione del valore nel capitalismo contemporaneo
Introduzione e cura di Federico Chicchi
A lungo il capitalismo si è fondato sull’assunto della rigida separazione tra sfera della produzione e sfera della riproduzione sociale, relegando la seconda a fare da serbatoio di valore non remunerato della prima. Su fronti opposti, le teorie e i movimenti transfemministi e l’affermarsi di un modello di governo economico di tipo neoliberale hanno oggi messo in fibrillazione questo rapporto. Nella società della precarietà diffusa e della crisi irreversibile dell’istituzione salariale, il tempo di lavoro e la logica del valore di scambio si diffondono a tal punto che l’intera vita ne viene contaminata, finendo per rendere pressoché indistinguibili le diverse temporalità della vita sociale. Al contempo, la crisi ecologica mostra i limiti di un modello di sviluppo basato e sulla supremazia dell’homo sapiens (maschio, cis-etero, bianco, occidentale, ricco), e sul controllo e lo sfruttamento delle risorse naturali e del non umano in generale. A partire da un intenso dialogo con importanti studiose femministe e transfemministe di diversa estrazione teorica (Angela Balzano, Stefania Barca, Alisa Del Re, Sara Farris, Silvia Federici, Alessandra Mezzadri, Cristina Morini, Federica Timeto e Sale Sirigu) i capitoli di questo volume provano a immaginare la possibilità di una temporalità sociale che sia capace di sottrarsi agli imperativi della valorizzazione capitalistica. In altre parole, questo volume prova a riflettere su cosa significhi produrre, riprodurre e vivere insieme, su come sia possibile costruire un processo di sperimentazione e ricerca sociale per dare vita, a partire dai concetti fondamentali di “forze di riproduzione” e “cura”, a una nuova prospettiva di liberazione dallo sfruttamento.
Testi di Diego Chece, Federico Chicchi, Elisabetta Codutti, Maddalena Crotti, Clara Di Fabio, Oscar Domenella, Valeria Giavazzi, Matteo Lupoli, Loris Narda, Ale Piazza, Eleonora Rassu, Giulia Russo, Sale Sirigu e Luca Villaggi.
Kin-d of group. Una specie di gruppo, ma anche uno specifico tipo di gruppo che, nato nel 2022 a Bologna, si impegna nella sperimentazione di nuove pratiche didattiche e di produzione di sapere critico e militante, approfondendo l’analisi del capitalismo neoliberale e delle sue continue trasformazioni sociali.
UN ASSAGGIO
Indice
7 Prefazione
13 Introduzione. Neoliberalismo, crisi e centralità della riproduzione sociale. Desiderare nuovi assemblaggi e nuove alleanze
di Federico Chicchi
23 Capitolo primo. Globalizzazione, finanziarizzazione e digitalizzazione della riproduzione sociale: alcune riflessioni operaiste
di Diego Chece, Loris Narda, Giulia Russo
53 Capitolo secondo. Ecofemminismi, commoning e giustizia narrativa
di Maddalena Crotti, Valeria Giavazzi
82 Capitolo terzo. Cura, riproduzione sociale e occultamento del valore
di Eleonora Rassu, Luca Villaggi
111 Capitolo quarto. Transfemminismi oltre l’umano. Sguardi eco-cyborg per una nuova politica della materia
di Elisabetta Codutti, Clara Di Fabio, Matteo Lupoli
144 Capitolo quinto. Trans studies, tra riproduzione sociale e messa a valore. Elementi di sottrazione dall’universalismo binario
di Oscar Domenella, Ale Piazza, Sale Sirigu
171 Conclusioni
175 Bibliografia
197 Lx autorx
Prefazione
di Kind-d of group
Quello che chi legge si trova tra le mani rappresenta l’esito di una lunga discussione scaturita dal laboratorio Neoliberalismo e trasformazioni sociali dell’Anno Accademico 2022/2023, facente parte del corso di laurea magistrale in Sociologia e Servizio Sociale del Dipartimento di Sociologia e Diritto dell’Economia dell’Università di Bologna. Il laboratorio, la cui titolarità didattica è di Federico Chicchi, è stato costruito e condotto cercando di adottare una modalità di lavoro quanto più possibile collettiva, orizzontale e paritaria tra coloro che hanno contribuito a realizzarlo e coloro che vi hanno partecipato nella veste di fruitorx. Il ciclo di seminari e di incontri preparatori è stato ideato e organizzato da un gruppo di studentx ed ex studentx, dottorandx e ricercatorx dell’Università di Bologna e di altri atenei italiani, che si sono riunitx con l’intento di consolidare uno spazio di discussione e di ragionamento collettivo intorno alle evoluzioni del neoliberalismo e al loro impatto sulla struttura sociale. In particolare, il tema al centro di questo ciclo laboratoriale è stato quello della riproduzione sociale e il rapporto tra questa e i processi di estrazione del valore. Si è scelto di indagare tale nodo a partire dai modi con cui i femminismi contemporanei, nella diversità delle loro sensibilità e dei loro orientamenti teorici e politici, hanno analizzato la tematica. Nel corso dei seminari, sono statx infatti coinvoltx in veste di ospiti e di relatorx Alisa Del Re, Cristina Morini, Silvia Federici, Stefania Barca, Alessandra Mezzadri, Sara Farris, Angela Balzano, Federica Timeto e Sale Sirigu.
I contributi ospitati in questo volume rappresentano il tentativo di dialogare con i diversi punti di vista espressi dallx ospiti che sono intervenutx nel corso del laboratorio, arricchendoli con le riflessioni che sono emerse nel corso dei dibattiti in aula e all’interno del gruppo organizzatore. Nonostante la presenza di ospiti esternx, la forma seminariale non è stata l’unica metodologia di lavoro adottata per affrontare i temi al centro del laboratorio. Infatti, ogni momento di confronto con lx relatorx è stato anticipato da un apposito incontro preparatorio, incentrato in particolare sulla lettura e la discussione collettiva dei testi suggeriti dallx ospiti come punto di partenza dei loro interventi. Prima di ogni appuntamento seminariale, organizzatorx e partecipanti del ciclo laboratoriale si sono incontratx in aula e suddivisx in gruppi di lavoro. All’interno degli stessi si sono letti e commentati i testi di riferimento e individuate una serie di questioni a partire dalle quali sollecitare e interrogare lx relatorx. Oltre a essere stata un’occasione di formazione e di riflessione collettiva, il laboratorio ha così sperimentato una modalità didattica alternativa. Sarebbe, infatti, insufficiente pensare che il rapporto tra neoliberalismo e università si possa esaurire considerando il primo solamente come un oggetto di conoscenza e dibattito interno all’accademia. Piuttosto, la razionalità neoliberale ha profondamente riorganizzato le stesse modalità di funzionamento del sistema universitario e accademico. Senza avere la pretesa di offrire qui una ricostruzione esaustiva di queste trasformazioni, ci limitiamo a sottolineare come la governance neoliberale abbia complessivamente ristrutturato l’università secondo logiche meritocratiche, valutative e concorrenziali, le quali hanno inciso in modo significativo sulle modalità di produzione e formalizzazione del sapere. Questo tende sempre di più a prendere forma all’interno di modalità individualizzate, compartimentate in settori e aree disciplinari e soggette alla pressione competitiva determinata dai meccanismi di valutazione della performance di studentx e lavoratorx dell’accademia. In altre parole, la logica neoliberale tende a rafforzare le modalità gerarchiche e concorrenziali di costruzione del sapere e a restringere gli spazi cooperativi di creazione e di trasmissione dello stesso. Il fatto che il laboratorio sia stato organizzato da un gruppo di persone che abitano l’accademia da posizioni differenti, e che abbia accompagnato i momenti più “tradizionali” di discussione seminariale con dibattiti e riflessioni collettive tra lx partecipanti, ha risposto alla volontà di sperimentare una modalità didattica e relazionale maggiormente inclusiva e orizzontale. Questa sperimentazione è stata chiamata in causa anche degli stessi temi posti al centro del laboratorio.