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RASSEGNA STAMPA
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Geografia del dominio
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Capitalismo e produzione dello spazio
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pp. 140
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€ 12,00
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isbn 9788869481246
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il libro
Ovunque e costantemente, la logica dell'accumulazione capitalista sconvolge gli equilibri economici e politici, la tecnica e il lavoro, l'ambiente e il clima, la società e le forme di vita. Il capitalismo è, a qualunque livello lo si consideri, un sistema di produzione dello spazio, vale a dire un potere di modellare i luoghi, di modificare profondamente i paesaggi, di trasformare le relazioni spazio-temporali. L'uniformazione del mondo da parte del mercato comporta in effetti una incessante proliferazione delle differenze: economiche, sociali, geografiche, culturali, geopolitiche. Questo stesso dinamismo fa del capitalismo un insieme instabile, in preda a crisi croniche, continuamente costretto a inventare "soluzioni spaziali" alle contraddizioni che lo minano e alle diverse catastrofi che esse producono.
Produzione e distruzione, omogeneizzazione e differenziazione: per comprendere un capitalismo ormai planetario, quindi per darsi i mezzi per uscirne, per rompere i rapporti diseguali che lo fondano, è fondamentale cogliere le logiche spaziali di questo modo di produzione. Questo è ciò a cui ci invita l'opera di David Harvey, di cui questo libro intende essere una sintetica introduzione.
David Harvey è? sociologo e politologo inglese. Dal 2001 insegna Antropologia alla Graduate Center della City University di New York. Tra i suoi lavori più recenti tradotti in italiano: L'enigma del capitalismo (Feltrinelli, 2011); Introduzione al Capitale (la casa Usher, 2012); Diciassette contraddizioni e la fine del capitalismo (Feltrinelli, 2014); Marx e la follia del capitale (Feltrinelli, 2017). Per i nostri tipi: Il capitalismo contro il diritto alla città (nuova edizione 2016).
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