RASSEGNA STAMPA
Ernesto Jannini
Palestre di vita
Omaggio a Gennaro Vitiello
 
pp. 116
€ 10,00
isbn 9788869480799

il libro
"Sono del parere che possano esistere tante particolari concezioni del teatro per quanti uomini di teatro ci sono, cioè per quanti artisti praticano il loro mestiere con la particolare cura di servire la propria arte. Così quest'arte non può sembrarmi governata da leggi fisse, immutabili, universali e, in qualche modo, magiche. Lo studio dell'arte teatrale permette solo di costruire, con la riflessione e l'esperienza, delle teorie che valgono secondo l'efficacia della pratica. Le teorie sono una guida per la creazione drammatica e oggi non sono solo brechtiane. Ve ne sono di precedenti, forse più significative e determinanti per il Teatro Contemporaneo". Siamo nel 1966 e le parole di Gennaro Vitiello - magistrale regista, fondatore del Teatro Esse e della Libera Scena Ensemble, direttore artistico del Giugno Vesuviano Popolare, scomparso nel 1985 - risuonano attuali più che mai.
In questo suo lavoro Ernesto Jannini dà corpo al racconto appassionato di chi, seppur per un breve periodo, è stato accanto a una delle personalità più vive ed originali operanti in Italia tra gli anni Sessanta e Ottanta. Dall'affondo critico dei primi tre spettacoli, vissuti come attore con la Libera Scena Ensemble, emergono l'eccezionale operatività del regista di Torre del Greco e la sua impareggiabile maieutica nei confronti dell'attore.
Il libro restituisce, tutta intera, l'atmosfera e il clima culturale della Napoli degli anni Settanta e l'impronta vivida che Vitiello ha lasciato in coloro che lo hanno frequentato e conosciuto. Si parte dai primi incontri con il regista per passare poi ai viaggi compiuti per portare in giro per l'Italia e l'Europa gli spettacoli dell'Ur-Faust di Goethe, La morte di Empedocle sull'Etna di Hölderlin e Un matrimonio d'interesse di Lorca.

l'autore
Ernesto Jannini (Napoli 1950) ha studiato pittura all'Accademia di Belle Arti di Napoli. Artista e teorico per alcuni anni è stato attore con la Libera Scena Ensemble di Gennaro Vitiello. Nel 1976 partecipa alla Biennale di Venezia con il gruppo degli Ambulanti. Nel 1990 è nuovamente presente alla Biennale di Venezia con una sala personale. È stato invitato al Festival Texitgestaltung di Linz, alla galleria Flaxman di Londra, alla galleria De Zaal di Delft, al Museum Industrielle Arbeitswet di Steyr, allo Spazio Borsalino di Parigi e di Alessandria, alla Kunsthaus Tacheles di Berlino, all'Istituto di Cultura italiana di Copenaghen, alla galleria La Giarina di Verona e in numerosissime altri spazi espositivi tra cui il MAGA di Gallarate, Il Castel dell'Ovo di Napoli. Ha vinto il Premio Lissone 2000. Dal 2006 collabora con il Teatro Arsenale e poi col Teatro Pacta nell'ex CRT di Milano. Le sue opere compaiono in musei e collezioni private. Scrive su "Juliet Art Magazine", "Exibart", "Artestetica", "Sdefinizioni". Ha pubblicato: Esperienze di un ambulante (Laveglia, Salerno 1981); Silos Silenzio. Scritti teorici (Edizioni Studio Noacco, Chieri, 1991); Gabbie Celesti (Lalli Editore, Poggibonsi 1997); Ernesto Jannini, Catalogo antologica al MAGA di Gallarate con scritti di E. Di Mauro, R. Barilli, M. Sciaccaluga (Editore A. Parise, Verona 2004); Equilibridi (Editore Matteo, Dosson, 2007).






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