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RASSEGNA STAMPA
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Francesca Coin (a cura di)
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Salari rubati
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Economia politica e conflitto ai tempi del lavoro gratuito
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pp. 132
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€ 12,00
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isbn 9788869480300
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il libro
Nel 1995 Jeremy Rifkin annunciava, con l'omonimo libro, "la fine del lavoro". L'emblematico titolo rimandava a una visione del futuro nella quale, complice la Terza rivoluzione industriale, sarebbe stato possibile per tutti ridurre le ore di lavoro erogato. All'alba della Quarta rivoluzione industriale siamo costretti a parlare della fine del lavoro pagato, a indicare un'epoca nella quale l'innovazione tecnologica, la robotica e il digitale vengono usati principalmente per ridurre i salari, inducendo ciascuno a lavorare sempre di più per compensare un lavoro che vale sempre di meno.
In questi anni, il lavoro gratuito è in rapida crescita - lo ritroviamo nei grandi eventi come Expo, in stage e tirocini sino all'alternanza scuola-lavoro - a normalizzare quello che per lungo tempo è stato un ossimoro: l'impiego di lavoro libero e non pagato. Quali sono le conseguenze della diffusione del lavoro non pagato? È possibile pensare il rifiuto del lavoro ai tempi della precarietà e della disoccupazione? Come, in ultima analisi, muovere verso un modello economico che riconosca il valore del lavoro e della riproduzione sociale?
Contributi di Alessia Acquistapace, Marco Bascetta, Franco Berardi Bifo, Anna Curcio, Silvia Federici, Andrea Fumagalli, Christian Marazzi, Cristina Morini
la curatrice
Francesca Coin, sociologa. Insegna Neoliberal Policies e Global Social Movements all'Università Cà Foscari di Venezia. Si occupa di crisi finanziaria, lavoro e soggettività nell'epoca neo-liberale. Il suo ultimo libro Non salvateci più è in corso di pubblicazione per Minimum Fax (2017).
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