RASSEGNA STAMPA
Raymond Williams
Il dottor Caligari a Cambridge
cinema, dramma e classi popolari
 
pp. 114
€ 10,00
isbn 9788897522997

il libro
Come è noto, Il gabinetto del dottor Caligari di Robert Wiene è stato all'origine dell'espressionismo cinematografico. Meno noto, forse, è che esso, con Metropolis di Fritz Lang, abbia costituito una visione obbligatoria per poter essere ammessi ai circoli socialisti della Cambridge degli anni Trenta del Novecento. Il giovane Raymond Williams, brillante studente del prestigioso Trinity College, per amore del cinema e del socialismo, si sottopose al rito iniziatico.
Nei due saggi qui raccolti, che testimoniano appunto questa sua duplice passione, Williams cerca di dare una risposta a una domanda che ha attraversato, più o meno segretamente, l'intera cultura novecentesca: cos'è il cinema? Nel primo, del 1954, il cinema è pensato nel solco della grande tradizione drammatica dell'Occidente. Il film, grazie alla potenza della tecnologia, è visto come un'arte che integra la scrittura, il corpo e la scena, facendone un'espressione totale. Un linguaggio questo, però, che non perde mai la sua dimensione sociale, radicato com'è nelle passioni del pubblico e dei critici. Nel secondo testo, a quasi trent'anni di distanza, forte della sua esperienza politica maturata nella new left inglese, Williams torna a riflettere sul cinema tracciandone l'evoluzione partendo questa volta da un fenomeno culturale più generale e di maggiore respiro storico-politico: il popolare.
Due contributi che arricchiscono in modo assolutamente originale il quadro teorico con il quale, da Benjamin a Bazin, da Morin e Deleuze, siamo stati abituati a pensare che cos'è il cinema.

l'autore
Raymond Williams (1921-1988), fino al 1983 fu titolare della cattedra di "Drama" a Cambrigde. Tra i fondatori dei cultural studies, punto di riferimento della new left inglese, e tra i maggiori sociologi della seconda metà del Novecento di lingua inglese. In italiano sono stati tradotti: Cultura e rivoluzione industriale (Einaudi, 1968), La lunga rivoluzione (Officina, 1980), Sociologia della cultura (il Mulino, 1983) e Televisione (Editori Riuniti, 2000).

il curatore
FFabrizio Denunzio è ricercatore in Sociologia dei processi culturali presso l'Università di Salerno, dove insegna Media, conflitti e soggettività. Per i nostri tipi ha pubblicato Quando il cinema si fa politica. Saggi su L'opera d'arte di Walter Benjamin ( 2010), e curato, di Pierre Macherey, Geometria dello spazio sociale. Pierre Bourdieu e la filosofia (2014).






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