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RASSEGNA STAMPA
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Che fine hanno fatto gli intellettuali?
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Conversazione con Régis Meyran
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pp. 103
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€ 10,00
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isbn 9788897522690
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il libro
Per tutto il Novecento, l'intellettuale è stato un guastafeste, un'intelligenza critica che affermava la verità contro il potere. Zola, Orwell, Arendt, Sartre e Pasolini, per indicarne solo alcuni, l'hanno incarnato in momenti diversi. Oggi questa parola ha perduto la sua aura e designa soprattutto i personaggi che invadono i nostri schermi televisivi. Secondo Enzo Traverso, questa eclissi ha diverse ragioni: la fine delle utopie del Novecento, la svolta conservatrice degli anni Ottanta, la mercificazione della cultura, le disillusioni di una generazione. In un mondo "post-ideologico" in cui la politica si nutre sempre meno di idee, l'intellettuale è stato sostituito dall'"esperto" al servizio dei potenti e dallo specialista della comunicazione. I movimenti sociali sono rimasti orfani. In questo nuovo paesaggio, il pensiero dissidente non è però scomparso. Enzo Traverso coglie i segni che annunciano una nuova articolazione tra produzione del sapere, critica del potere e impegno politico. Un bilancio e un auspicio per reinventare l'intellettuale del nostro secolo.
l'autore
Enzo Traverso ha insegnato presso la Facoltà di scienze politiche dell'Università di Piccardia "Giulio Verne" di Amiens e presso l'École des Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi. Dal gennaio 2013 insegna presso la Cornell University di Ithaca, negli Stati Uniti. Tra le sue numerose e importanti pubblicazioni: A ferro e fuoco. La guerra civile europea, 1914-1945 (il Mulino, 2007), Il secolo armato (Feltrinelli, 2012), La fine della modernità ebraica (Feltrinelli, 2013) e per i nostri tipi: Cosmopoli. Figure dell'esilio ebraico-tedesco (2004). Il passato: istruzioni per l'uso. Storia, memoria, politica (2006).
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