RASSEGNA STAMPA
Vittorio Morfino
Spinoza e il non contemporaneo
 
pp. 115
€ 10,00
isbn 978-88-95366-44-9

il libro
Porre la categoria di non contemporaneo al centro del pensiero spinoziano significa prima d'ogni altra cosa sfidare gli effetti interpretativi di una lettura acosmista di Spinoza, effetti che rendono l'intero suo pensiero un vano delirio privo di senso, un pensiero che nega il mondo. Porre l'equazione eternità uguale non contemporaneità significa restituire consistenza ontologica al tempo, inteso non secondo la sua immagine tradizionale del circolo o della linea, ma come pluralità di durate, intreccio complesso e articolato la cui struttura è il non contemporaneo, inteso non nel senso di sopravvivenza di forme arcaiche in una contemporaneità comunque data come termine di paragone, ma come radicale impossibilità di ogni contemporaneità assoluta, come impossibilità sul piano ontologico di porre un ritmo come misura assoluta di altri.
In questo orizzonte la ragione riemerge dall'abisso di una contemporaneità assoluta che, per dirla con Hegel, "è la notte dove tutte le vacche sono nere", dove i corpi, le passioni, le pratiche, la politica e la storia sprofondano come vane illusioni prive di consistenza; la ragione, nel solco della grande tradizione lucreziana, diviene nuovamente strumento di conoscenza della non contemporaneità, di quella pluralità di tempi che si intrecciano in ogni presente (la cui omogeneità è sempre immaginaria), pluralità di tempi che misurano il ritmo dell'intreccio dei corpi, delle passioni, delle idee, delle illusioni, delle pratiche, dei conflitti, della cui sostanza è fatta ogni congiuntura storico-politica. La ragione, lungi dall'essere il luogo dell'annullamento di ogni temporalità, è dunque una sorta di archeologia del presente, è quell'"andar drieto alla verità effettuale della cosa" che apre all'intervento nella congiuntura.

l'autore
Vittorio Morfino è ricercatore di Storia della filosofia all'Università di Milano-Bicocca, e autore di Substantia sive Organismus (1997), Sulla violenza. Una lettura di Hegel (2000), Il tempo e l'occasione. L(incontro Spinoza Machiavelli (2002), Incursioni spinoziste (2002) e Il tempo della moltitudine (2005). Ha curato Spinoza contra Leibniz (1994), La Spinoza Renaissance nella Germania di fine Settecento (2000), L'abisso dell'unica sostanza (2009), oltre all'edizione italiana degli ultimi scritti di Louis Althusser (2000) e Logica e teoria della scienza di Jean Cavaillés (2006); è redattore di "Quaderni materialisti".






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